"Il fioraio di Perón", il mio nuovo romanzo, è appena stato pubblicato da Stampa Alternativa ed è disponibile in libreria. Tra fiction e reportage, racconta una storia di emigrazione italiana in Argentina, sullo sfondo della violenza politica del Novecento e delle turbolenze successive alla crisi del 2001. Ecco la scheda del libro:
http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-109-2/alberto-prunetti/il-fioraio-di-perOn.html
Questa invece è l’introduzione, scritta da Massimo Carlotto:
http://www.stampalternativa.it/lettera22.php?categoria=13&id=1402
Il libro ha avuto una genesi molto lunga e travagliata. A partire da una serie di reportage da Buenos Aires che ho realizzato per "Il Manifesto", ho lavorato in diverse fasi di riscrittura per dare al libro un plot degno di un’opera di fiction. Ho anche fatto un lavoro di scavo biografico sulla vita di un mio prozio, un povero contadino sicilano emigrato in Argentina nel 1924 che a Buenos "trovò l’America" e divenne il fioraio ufficiale della Casa Rosada. Infine ho lavorato sul libro mentre traducevo la "Patagonia rebelde", un importante saggio argentino su una strage di stato dimenticata, terminata con 1500 operai rurali fucilati nel 1921 dall’esercito argentino e seppelliti in fosse comuni. L’autore del libro è il mio "mito letterario" latinoamericano, Osvaldo Bayer, maestro assieme a Rodolfo Walsh non del realismo magico ma del più concreto giornalismo d’investigazione e della "no ficción". La mia traduzione italiana della Patagonia rebelde – che tra l’altro ha vinto un importante premio di traduzione a Buenos Aires – per curiosa coincidenza è andata in stampa nello stesso periodo in cui usciva il "fioraio".
Finalmente due progetti letterari, la traduzione della Patagonia e il mio fioraio, hanno preso il loro corso e non hanno più bisogno di me. È tempo di lanciarsi in altre imprese… adesso sono in India e nuovi progetti si profilano all’orizzonte…
Saluti da Mumbai-Bombay
Alberto Prunetti