POTASSA è stato segnalato nel dossier "Leggere l'anarchismo" a cura di Massimo Ortalli, pubblicato su "Arivista anarchica" n° 311, ottobre 2005.
Una versione on-line del dossier è disponibile qui.
POTASSA è stato segnalato nel dossier "Leggere l'anarchismo" a cura di Massimo Ortalli, pubblicato su "Arivista anarchica" n° 311, ottobre 2005.
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POTASSA: Alberto Prunetti (Stampa Alternativa/Fondo Boccardi)
"Storie di sovversivi. migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi."; questo il sottotitolo del libro edito da Stampa Alternativa che altro non è che la versione tipografica di un libello che già da tempo il grande Alberto faceva girare negli ambienti "male" della Maremma Toscana. Per noi Maremmani è un piacere (ri)scoprire le gesta epiche e disperate dei nostri illustri predecessori del pensiero libero, genti rudi, "ticcie" e soprattutto violente in un mondo, quello della Maremma anteguerra, che appare distante anni luce. E' uno specchio rivolto verso il basso quello che Alberto propone, spaccati di vita vissuta, aneddoti di scontri di paese, di assassinii,di lotte per la libertà.
POTASSA su L'ALTRACITTA
Maremma ribelle – IL LIBRO
Maremma, primi anni del Novecento.Il fascismo comincia la sua opera di controllo del territorio in una terra da sempre abitata da lavoratori , schiavi e ribelli. Gente dura, abituata al lavoro ed alla fatica, ma non a prendere ordini e tantomeno alle divise. Il delitto di un fascista, un episodio minimo nella storia di ignoti briganti maremmani li costringe alla fuga. Chi nella Russia di Stalin cercando il sol dell’avvenire, chi in Francia, chi in Argentina.
POTASSA su PAGINE MARXISTE, agosto-ottobre 2005
STORIE DI SOVVERSIVI, MIGRANTI, ERRANTI, SOTTRATTI ALLA POLVERE DEGLI ARCHIVI Autore: Alberto Prunetti Editore: Stampa Alternativa, II edizione 2004 Pagine: 104 Prezzo: 7 € Quando incontravamo i compagni della prima ora, quelli “dal ‘21”, ci venivano raccontati episodi, trasmesse esperienze ed emozioni che non è facile descrivere; ci convincevamo di essere dei privilegiati, per avere avuto la fortuna di poterli conoscere ed ascoltare. La memoria correva a ritroso, sino ad arrivare al 1921, anno di fondazione del Partito. Lì, inevitabilmente, irrompeva un nome come un macigno: “Roccastrada”. In effetti , i fatti di Roccastrada, per le dimensioni e la gravità che assunsero, rappresentarono un episodio chiave dello scontro frontale tra comunisti e fascisti; dei fatti di Roccastrada si occuparono tutti i giornali del Partito, se ne discusse anche all’I.C. Gli episodi descritti nel libro di Prunetti si svolgono in un arco temporale che parte da 11 giorni prima dei fatti di Roccastrada, proseguendo sino agli anni ‘30, e sono ambientati in località che da Roccastrada distano meno di trenta kilometri.
Alberto Prunetti Potassa [Stampa Alternativa, 101 pagine, 7 euro]
Più che un quartiere, quattro case sulla via Aurelia, nella Maremma grossetana. Qui, nel luglio del 1921, il facchino Domenico Marchettini tenta invano di rincorrere un camion pieno di fascisti. Nasce da questo episodio marginale la ribellione al fascismo nella Maremma che si estenderà a sovversivi, renitenti alla leva, banditi. Attraverso episodi sempre più duri, alla fine il gruppo si disperderà: c'è chi scapperà in Russia, chi in Argentina, dove si unirà alla banda di espropiatori anarchici di Severino Di Giovanni. Il libro apre uno spiraglio su una storia perlopiù dimenticata o alla quale è stato messo il silenziatore.
L'arte della fuga a cura di Alberto Prunetti (Stampa Alternativa 2005)
Un viaggio in Bretagna, tra squallide bettole e librerie polverose, diventa il pretesto per ripensare a brani di scrittori molto diversi tra loro ma accomunati dall'idea di viaggio 'necessario', non importa se in fuga da fantasmi interiori o da mandati di cattura internazionali.
L'arte della fuga a cura di Alberto Prunetti (Stampa Alternativa 2005)
Questo "manuale per viaggiatori che non accettano istruzioni" è una raccolta di folgoranti lettere di Jack London, Daniel Defoe, Roul Vaneigem, Benjamin Pèret… c'è anche uno scritto (raccolto come!?) di Cesare Battisti! "Evanescente il viaggio, sedimentaria la scrittura – scrive Alberto Prunetti, il curatore – eppure la loro relazione è tale che forse a volte vale la pena sedersi ai bordi della strada e sprecare un po' di inchiostro. Magari solo per non farne mai nulla, bruciare parole, bruciare chilometri".
POTASSA recensito su ZAPRUDER n°5, settembre-dicembre 2004:
Alberto Prunetti, Potassa. Storie di sovversivi, migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi, Roma, Stampa Alternativa, 2003, pp. 80, euro 5,00
Edito a cura del Fondo Daniele Boccardi di Massa Marittima, Potassa è un libro intrigante. Già dal titolo: se infatti "il cloruro di potassa è un forte agente ossidante utilizzato nella fabbricazione di fiammiferi, di fuochi artificiali, di esplosivi", Potassa è anche un borgo di quattro case lungo l'Aurelia vecchia nella Maremma grossetana. Qui comincia la narrazione: il 13 luglio 1921, Marchettini Domenico detto "Ricciolo", facchino comunista, rincorre un camion carico di "nerocamiciati" che hanno ferito suo cognato. Segue una polifonia di storie che s'intrecciano secondo un suggestivo contrappunto.